Scarica qui il pdf: Estratto dal libro La storia_ Finzione o Scienza
ST.2021.00005
Estratto dal libro di Anatoly Fomenko
“La storia: Finzione o Scienza?”
Cronologia 1
“.. ci sono circa 500 anni che separano questa data da quella consensuale. Queste tremende fluttuazioni nella determinazione di una data importante come quella della Fondazione della Città (Roma), influenzano le datazioni di un gran numero di documenti che la usano come punto di riferimento temporale. La famosa Historiae di Tito Livio è una di queste. In realtà, l’identificazione della Città con la Roma italiana è solo una delle ipotesi della cronologia di Scaligero. Non si può escludere la possibilità che la Città possa essere identificata come la famosa Roma sul Bosforo o Costantinopoli, conosciuta anche come Tsargrad o Città dei Re)..”
“.. le datazioni delle fonti religiose sono state virtualmente tessute dall’oscurità e dalla confusione. La cronologia e le datazioni bibliche sono di natura molto vaga, poiché si basano sull’autorità dei teologi del tardo Medioevo..”
“.. un gran numero di libri furono distrutti dall’editto del Concilio di Trento, tutti quelli considerati apocrifi..furono distrutti poiché descrivevano la storia in modo diverso dai libri approvati dalla fazione vincente degli storici pro Scaligero..”
La versione di Scaligero-Petavio e la cronologia consensuale moderna del periodo classico e del Medioevo (Il corpo delle opere di Scaligero fu per la maggior parte concluso da Dionisio Petavio (1583- 1652)).
Ci riferiremo semplicemente a essa come alla “cronologia di Scaligero”. Come verrà sottolineato, questa versione non fu l’unica esistente nel XVII-XVIII secolo. La sua veridicità fu messa in discussione da eminenti scienziati, qui sotto alcuni di essi:
- N. A. Morozov scrisse che il professore de Arcilla dell’Università di Salamanca pubblicò le sue opere Programma Historiae Universalis e Divinae Florae Historicae, dove dimostrò che l’intera storia dell’età classica aveva origini medievali.
- Lo storico e archeologo gesuita Jean Hardouin (1646-1724), considerò che la letteratura classica fu scritta nei monasteri durante il precedente XVI secolo.
- Il privatdozent tedesco Robert Baldauf scrisse la sua opera History and its Criticisms nel 1902- 1903, dimostrando che non solo la storia antica, ma anche quella del primo medioevo, fosse un falso dell’epoca rinascimentale e dei secoli successivi con il solo uso di argomenti filologici.
- Edwin Johnson, eminente scienziato inglese (1842-1901), autore di numerosi e notevoli studi critici sulla storia antica e medievale, diede alcune gravi e severe critiche alla cronologia di Scaligero. La conclusione principale a cui giunse, dopo molti anni di ricerca cronologica, fu la seguente: “Siamo molto più vicini ai tempi dei Greci e dei Romani di quanto non ci dicano le tavole cronologiche“.
- Sir Isaac Newton occupa un posto di rilievo fra i critici della versione di Scaligero e Petavio. Fu l’autore di una serie di opere approfondite sulla cronologia, in cui riferiva le sue conclusioni sulla non veridicità della versione di Scaligero in alcune delle sue parti principali.
- N. A. Morozov espose e dimostrò parzialmente l’ipotesi fondamentale che la cronologia di Scaligero fosse stata arbitrariamente dilatata rispetto alla realtà. Nel 1907 pubblicò un libro intitolato Revelations in Storm and Tempest, dove analizzò la datazione dell’Apocalisse del Nuovo Testamento e arrivò a conclusioni che contraddicevano la cronologia di Scaligero. Nel 1914 pubblicò The Prophets, che contiene una revisione radicale delle datazioni di Scaligero sulle profezie bibliche. Nel 1924- 1932, Morozov pubblicò il Christ, la sua opera fondamentale in sette volumi. Il fatto importante scoperto da Morozov, fu che la cronologia consensuale di Scaligero si basava su un concetto non verificato.
Le prime opere di Scaligero e Petavio del XVI-XVII secolo presentano l’antica cronologia come una tabella di date elencate senza alcun motivo. Si diceva essere la tradizione ecclesiastica. Ciò non sorprende, poiché “la storia è rimasta prevalentemente ecclesiale per secoli e, per la maggior parte, è stata scritta dal clero”.
È molto significativo che la cronologia di Scaligero sia stata inizialmente creata all’interno del paradigma della Chiesa Cattolica dell’Europa occidentale, che per molto tempo detenne un controllo severo e risoluto.
La cronologia di Roma effettuata da Scaligero venne costruita su fondamenta davvero deboli. L’intervallo di tempo tra le diverse datazioni della fondazione di Roma, che è una data di massima importanza, è pari a 500 anni.
Ellanico e Damasto vissuti probabilmente nel IV secolo a.C. e la cui opinione su questo argomento fu in seguito sostenuta da Aristotele, Roma fu fondata da Enea e Ulisse e prese il nome dalla donna troiana Roma. Ci sono diversi autori medievali che sono d’accordo con questa affermazione; in Chronique de la Bouquechardière (La Cronaca Globale) di Jean de Courcy, si può vedere una miniatura che si chiama appunto “Le Città Fondate dai Troiani: Venezia, Cicambre, Cartagine e Roma”.
La miniatura può essere vista nella figura qui sotto che rappresenta una scena medievale e che i due re troiani arrivati per ispezionare la costruzione stanno indossando dei caldi cappelli di pelliccia con tanto di paraorecchi.
Per cui, la fondazione di Roma avvenne immediatamente dopo la guerra di Troia alla quale parteciparono sia Enea che Ulisse. Tuttavia, nella cronologia consensuale di Scaligero, l’intervallo tra la guerra di Troia, che presumibilmente ebbe luogo nel XIII secolo a.C. e la fondazione di Roma, che si dice sia avvenuta nell’ottavo secolo a.C., è di 500 anni. Questo significa che la fondazione di Roma avvenne 500 anni più tardi di quanto generalmente si pensi o la guerra di Troia avvenne 500 anni più tardi, oppure i cronologi stanno deliberatamente mentendo sul fatto che Enea e Ulisse abbiano fondato Roma.
Qui sotto una vista panoramica di Roma “dall’antica” Geometria di Euclide. Da un’edizione che si presume risalga al 1457. Si può vedere una Roma medievale, una cattedrale gotica cristiana, etc.